Chef Colonna rinnova: le novità su Open, Fiumicino e Labico guardano a tecnologia e informalità

L’Open Colonna cambierà nome e si sposterà a Stazione Termini. Lo chef stellato prospetta un raddoppio del ristorante di Fiumicino e afferma che sta “investendo molto su Labico”

C’è una novità di rilievo nel mondo degli chef stellati e riguarda Antonello Colonna. Lo chef di Labico, cittadina a due passi da Roma, ha comunicato che il suo Open Colonna, che da 12 anni si trova nell’attico del Palazzo delle Esposizioni, si sposterà a Termini. A darne notizia è stato lo stesso chef stellato tramite l’Ansa, affermando che “dopo 12 anni non eravamo più interessati al rinnovo della convenzione“. L’Open Colonna non si chiamerà più così ma prenderà il nome di Open Bistrot e andrà nell’area dell’Ala Mazzoniana a Stazione Termini, all’altezza del binario 26. Nell’attico di Palazzo delle Esposizioni andrà invece la società Bar Banqueting che dovrebbe avviare una collaborazione con la Federazione Italiana dei Cuochi del Lazio.

Gli investimenti dello chef stellato su Termini, Fiumicino e Labico

Il nuovo Open Bistrot dovrebbe aprire da dicembre e si troverà nei pressi della partenza del Leonardo (il treno che raggiunge l’aeroporto di Fiumicino). I mesi in corso e quelli che verranno sono mesi d’investimento per lo stellato di Labico: “E’ probabile – ha dichiarato all’Ansa – anche il raddoppio del nostro ristorante a Fiumicino. Stiamo inoltre investendo molto su Labico, un resort sempre più volto a coniugare il cibo con l’accoglienza con varie offerte a mo’ di villaggio gastronomico“.

Le linee di investimento prendono in considerazione anche i cambiamenti e le tendenze che riguardano il mondo del cibo. Tecnologia e informalità dovrebbero essere la linea guida del futuro. “Pensando in prospettiva a figlio e nipoti – afferma lo chef – stiamo progettando postazioni easy, con totem digitali e analogici per ordinare e poi ritirare in cucina, che sarà a vista, il piatto fumante“. Antonello Colonna punta così sulla qualità ma anche su un’offerta “più informale” che comprenderebbe “una pizzeria, un’osteria di cucina tipica romana e una fraschetta“.