Sta per arrivare “Appassimenti Aperti”: trionfo della Vernaccia nera

La manifestazione dedicata al Serrapetrona Doc si tiene il 10 e il 17 novembre

A novembre per chi ama la Vernaccia c’è l’appuntamento con “Appassimenti Aperti”. A Serrapetrona, in provincia di Macerata, le due domeniche del 10 e del 17 novembre saranno dedicate al gusto e alla bellezza della riscoperta della Vernaccia nera. Con quel vitigno autoctono a Serrapetrona si produce la Vernaccia di Serrapetrona Docg e il Serrapetrona Doc, che saranno al centro della XIII edizione di Appassimenti Aperti. La manifestazione comprende visite in cantina e degustazioni in piazza per conoscere da vicino questa “chicca” del patrimonio vitivinicolo delle Marche. I curiosi potranno inoltre scoprire gli “appassimenti”: gli spazi dove le uve vengono conservate dopo la vendemmia ed impiegate via via nella lavorazione in procedimenti lunghi e complessi. La tecnica antica dei grappoli appesi è da sempre uno degli aspetti più affascinanti di questa manifestazione organizzata dall’Istituto Marchigiano di Tutela dei Vini.

Le cantine che parteciperanno ad Appassimenti Aperti sono cinque: l’Azienda agricola Alberto Quacquarini, Cantine Fontezoppa, Terre di Serrapetrona, Podere sul lago e Vitivinicola Serboni. Tra la gastronomia, a parte i salumi marchigiani sempre di rilievo, non dimenticate i tartufi bianchi dei Sibillini. Inoltre, se interessati, visitate questi luoghi: Palazzo Claudi, la Chiesa di San Francesco che conserva capolavori come lo splendido Polittico di Lorenzo d’Alessandro e la Chiesa di Santa Maria di Piazza, riaperta lo scorso anno dopo il sisma e tornata a vivere come deposito attrezzato per le opere d’arte provenienti dai luoghi della cultura inagibili.

La Vernaccia e gli abbinamenti

La Vernaccia di Serrapetrona è la prima ad aver ottenuto la Docg nelle Marche, testimoniando così uno stretto legame col territorio e con la qualità. Da disciplinare la Docg deve essere fatta con almeno l’85% di uve Vernaccia nera. Il mosto deve essere fatto appassire fino ad ottenere un titolo alcolometrico volumico naturale di almeno il 13%. Il vino viene poi spumantizzato “mediante fermentazione naturale e non potrà essere immesso al consumo prima del 30 giugno dell’anno successivo alla raccolta delle uve”. Alla fine il titolo alcolometrico totale non dovrà essere inferiore all’11,50%

Parliamo degli abbinamenti. Le bollicine rosso rubino della Docg stanno bene con i dolci della tradizione marchigiana, che in genere sono secchi. La versione secca si sposa con formaggi e salumi. Il Serrapetrona Doc, vino fermo, va bene con salumi e antipasti in genere, primi piatti saporiti, carni rosse, al forno e alla griglia, formaggi stagionati. A legare questa varietà, i sentori speziati e minerali tipici del vitigno. “Tutto il procedimento, dalla coltivazione all’imbottigliamento – spiega Alberto Mazzoni, direttore di Imt –, viene mantenuto in questa piccola zona del Maceratese (70 ettari vitati), dando vita a vini unici, non riproducibili altrove, che meritano di essere apprezzati nei luoghi di produzione. Con questa filosofia è nata Appassimenti aperti”.