Il Report presentato ieri da Tripadvisor afferma che il 97,9% delle recensioni sono da considerarsi vere e genuine. Il restante 2,1% rimosso? Ecco chi le ha scritte e quali nazioni interessa
Ieri Tripadvisor ha presentato il Report sulla trasparenza delle recensioni del 2018. Un documento che riguarda 66 milioni di recensioni inviate all’azienda da tutto il mondo nell’arco dello scorso anno. Nel documento divulgato, l’azienda afferma che tutte le recensioni individuate come false o non genuine sono state eliminate prima o dopo la pubblicazione. Ma quali sono i criteri per dire che una recensione va eliminata? In quale nazione c’è una maggiore incidenza di recensioni false? Chi sono coloro che le scrivono? Qualcuno è stato mai condannato per aver scritto recensioni false a pagamento? Il documento di Tripadvisor risponde anche a queste domande.
Partiamo col dire che non tutte le recensioni eliminate sono state eliminate perché false. Afferma Tripadvisor: “In totale, il 4,7% di tutte le recensioni inviate è stato rifiutato prima della pubblicazione o rimosso dopo la pubblicazione da parte del sistema di analisi o dei moderatori di contenuti a causa di violazioni del regolamento“. Dunque su 66 milioni di recensioni, quelle eliminate sono state 3,1 milioni circa: sia per “banali errori” sia perché quei contenuti sono stati ritenuti offensivi oppure fraudolenti (cioè falsi o non genuini).
Chi scrive le recensioni false?
Veniamo alle recensioni ritenute false. Sono 1,37 milioni, cioè il 2,1% del totale. Di queste, 1 milione è stato bloccato prima della pubblicazione e, sostiene Tripadvisor, le restanti 370 mila sono state eliminate dopo la pubblicazione. Ma in che senso erano “fraudolente”? Nel gergo di Tripadvisor le recensioni “fraudolente” comprendono sia quelle “condizionate” sia quelle a pagamento. Ecco chi le scrive.
Le recensioni condizionate
Le recensioni condizionate sono il 97% delle recensioni fraudolente totali (cioè circa 1,32 milioni di recensioni). Posso essere positive (il 91%) o negative (il 6%). Tra quelle positive ci sono recensioni scritte dalle aziende, da collaboratori delle aziende o da loro familiari con l’obiettivo di migliorare la reputazione aziendale. Tra le recensioni condizionate negative ci sono invece quelle redatte dai concorrenti delle aziende recensite, che vogliono così svalutare l’immagine del concorrente.
Le recensioni a pagamento
Le recensioni a pagamento individuate da Tripadvisor nel 2018 sono il 3% di quelle false, cioè circa 41 mila recensioni in tutto il mondo (lo 0,6% dei 66 milioni di recensioni pervenute al sito). Si tratta ovviamente di recensioni scritte da terze parti pagate dalle aziende per migliorare la propria immagine.
Le nazioni in cui le recensioni fraudolente hanno inciso di più nel 2018
Messo in chiaro quante sono le recensioni ritenute false o non genuine nel 2018, c’è un altro dato interessante ed è quello sull’incidenza di tali recensioni per nazione. Secondo il Report nel 2018 la nazione con maggior incidenza percentuale di recensioni false è stata la Russia. La nazione ha ospitato la Coppa del Mondo FIFA e “grandi eventi come i mondiali di calcio – spiega Tripadvisor – attirano un enorme aumento di visitatori nel paese ospitante e, purtroppo, ci sono sempre truffatori che tentano di sfruttare questo genere di situazioni“.
Seguono la Russia: Stati Uniti, Spagna, Francia, Italia, Germania, Olanda, Gran Bretagna, Polonia, Ucraina, India ed altri. Non è un caso che tra i paesi a maggior incidenza di recensioni fraudolente ci siano diverse nazioni europee. Più della metà delle recensioni di Tripadvisor riguardano infatti strutture che si trovano in Europa, che è anche meta di tanti turisti, per i quali c’è molta concorrenza.
Come fa Tripadvisor a individuare le recensioni false?
La risposta a questa domanda è complessa. L’azienda afferma di servirsi di un sistema di “una sofisticata tecnologia di rilevamento delle truffe che sfrutta le migliori pratiche del settore bancario e delle carte di credito per mappare centinaia di informazioni online individuali, al fine di aiutarci a identificare l’origine e le circostanze di ogni recensione (come gli indirizzi IP e le specifiche del dispositivo da cui è stata inviata)“. Alla base vi sarebbe l’individuazione di un “modello di comportamento tipico e anomalo” dei truffaldini. Tale comportamento sarebbe descritto da un grafico a raggiera al cui centro sembra esservi la struttura recensita. La regolarità della struttura indicherebbe la genuinità o la fraudolenza.
Il modello di comportamento funziona da indicatore. Se qualcosa non torna, la recensione viene segnalata ad un team che si occupa della valutazione della recensione. Entra cioè in gioco l’intelligenza umana, che deve valutare l’affidabilità e la genuinità della recensione.
Il caso italiano del recensore a pagamento condannato a 9 mesi di reclusione
Le azioni di Tripadvisor hanno portato nel settembre scorso alla condanna di un italiano che nel corso degli anni aveva scritto più di mille recensioni false a pagamento. Sull’attività della persona in questione l’azienda ha raccolto informazioni nel corso degli anni che sono servite in giudizio, nel quale si è costituita parte civile.
Scrive Tripadvisor nel Report: la condanna “è stata di 9 mesi di carcere, senza il beneficio della sospensione condizionale, e un risarcimento danni e rimborso di spese legali in favore di TripAdvisor di circa 8.000 euro. È diventata quindi una sentenza cruciale per Internet e una pietra miliare nella lotta contro le recensioni a pagamento. Scrivere recensioni false è sempre stata una frode, ma questa è stata la prima volta che qualcuno è stato condannato per tale gesto. TripAdvisor continuerà a collaborare a stretto contatto con le autorità e le forze dell’ordine per sostenerli nella lotta contro questo genere di truffatori“.