Quest’anno il festival di Velletri punta sulle eccellenze vinicole del Lazio, sulla riscoperta di alcuni vitigni minori e sulla tutela della biodiversità viticola
Al via a Velletri il festival della cultura del Vino “Tutti giù in cantina”. La manifestazione è partita oggi e terminerà domenica. Si tiene anche quest’anno, dopo lo stop del 2020, alla Cantina Sperimentale di Velletri ed è organizzata dall’associazione “Idee in fermento” insieme al CREA Viticoltura Enologia.
La “Autumn Edition” si svolgerà ancora nella storica sede dell’istituto di ricerca in via Cantina Sperimentale con il consueto mix di eventi ad accesso libero dedicati alla cultura del vino, agli spettacoli, all’editoria e all’artigianato (e DJ set il sabato sera), affiancati da banchi di degustazione con i migliori vini d’Italia dei quali si potrà fruire con la tracollina e il bicchiere forniti sul posto dietro acquisto di un ticket.
Tre pomeriggi, dalle 17 alle 24 (fino alle 23 la domenica), in compagnia di attori e autori di calibro nazionale, e il supporto dei sommelier della Fisar Roma e Castelli Romani per quanto riguarda le degustazioni dei vini selezionati. Presente anche una area food attrezzata per intervallare i momenti culturali e di degustazione con un adeguato supporto gastronomico. Quest’anno la kermesse punta su temi sociali e sulla valorizzazione della produzione enologica del Lazio.
Una sessione d’assaggio sarà infatti dedicata alle eccellenze laziali, tra le quali, nel pomeriggio di venerdì, saranno presenti i prodotti delle aziende Coletti Conti, Omina Romana e Sergio Mottura. Attenzione verrà posta alla riscoperta dei vitigni minori e alla tutela della biodiversità viticola. Sul tema un incontro è previsto per sabato alle 17.15 a cura del CREA (“Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria”). Alcuni momenti saranno dedicati a vini particolari: dal “grillo”, un vitigno pugliese diffuso in Sicilia, al Gewurztraminer altoatesino, dal Chianti agli spumanti trentini.
Ma non si tratterà soltanto di degustazione, quanto anche di studio e di riflessione sul difficile anno pandemico del settore vinicolo. Proprio all’aspetto culturale e sociale l’organizzazione ha improntato due approfondimenti: sul rapporto tra vini e giovani, una tavola rotonda per sabato pomeriggio alle 18.30; domenica, stessa ora, una conferenza sul consumo dell’alcol durante la pandemia. Dal vino alla cultura e alla letteratura, infine, il passo è breve e anche l’arte letteraria trova spazio nella rassegna.
A “Dialoghi con Trilussa” è dedicato uno spettacolo del Teatro Potlach con Daniela Regnoli e la regia Pino di Buduo in programma sabato alle 20. Due convegni, entrambi previsti per domenica, chiudono il programma. Uno moderato da Francesco D’Agostino, direttore della rivista Cucina&Vini, con Maria Chiara Cravero e Mario Ubigli, autori di “Analisi sensoriale e degustazione del vino. Descrittori e metafore”. L’altro sulle evidenze scientifiche e le false convinzioni sul consumo di vino a tavola, argomento che sarà trattato da Paolo Peira, vicepresidente Assoenologi di Lazio e Umbria.
“Con questo evento – ha spiegato Riccardo Velasco, direttore CREA Viticoltura Enologia – intendiamo avvicinare le persone alle nostre attività per questo siamo felici, ad ogni edizione, di veder riempita la Cantina di appassionati che vogliono scoprire il valore culturale e sociale del vino anche grazie alla collaborazione della Regione”.
Si torna dunque a fare eventi, sperando di “lanciare” una nuova stagione di partecipazione cittadina, pur nel pieno rispetto delle normative e quindi con l’obbligo di esibire il green pass all’ingresso della struttura. Non c’è bisogno di prenotare e le informazioni aggiuntive si possono trovare sul sito www.ideeinfermento.it, e sui relativi canali Social. L’ingresso e la fruizione di tutta l’offerta culturale (mostre, convegni, tavole rotonde) sono assolutamente gratuiti.