Gli orti e i frutteti italiani si stanno per trasformare in un ring. Dopo il Cinipide del Castagno, che per per anni ha martoriato la produzione di marroni, ora l’insetto che rappresenta un pericolo per l’agricoltura viene anch’esso dall’oriente. Attacca frutteti ed orti e si pensa che nell’arco di tre anni potrà arrivare a 256 miliardi di esemplari. Si tratta della cimice marmorata, detta anche cimice asiatica, nome ufficiale: Halyomorpha halys.
Dal 2012 questo esemplare è presente nel nord dell’Italia ma già dall’anno scorso è stata avvistata anche in Toscana, Lazio, Emilia Romagna e Campania. Colpisce la frutta e le nocciole ma anche gli orti e fino ad ora i prodotti per l’agricoltura non hanno avuto alcun successo.
Ecco perché proprio in questi giorni in Parlamento si sta discutendo di introdurre un antagonista naturale della cimice asiatica: la vespa samurai, nome ufficiale Trissolcus japonicus. In particolare la vespa samurai combatte la cimice marmorata perchè depone le proprie uova nelle uova della cimice, che quindi non possono schiudersi.
Il precedente del cinipide del castagno
Già in passato un insetto infestante orientale è stato combattuto in Italia con un antagonista naturale anch’esso orientale. Si trattava del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) arrivato in Italia con i carichi di merci dalla Cina. L’insetto ha infestato in pochi anni i castagneti del nord e poi quelli del Lazio.
La produzione di castagne e marroni, specialmente nel viterbese e sui Monti Lepini, ha avuto un calo rilevante mentre sui Colli Albani, dove i castagni vengono usati per il legname da costruzione, gli alberi hanno ridotto il loro accrescimento.
Contro il cinipide si è intervenuti con il Torymus sinensis, studiato dall’Università della Tuscia e poi immesso anche nei boschi del Lazio, riducendo l’impatto del cinipide. Ora il ring non sono più i boschi ma gli orti e i frutteti e vi saliranno altri due “campioni” asiatici: la cimice marmorata e la vespa samurai.